Venerdì della 19.a Settimana del Tempo Ordinario – Anno Dispari
Venerdì 16 Agosto 2019
S. Stefano di Ungheria; S. Rocco; S. Teodoro
19.a di Tempo Ordinario
Gs 24,1-13; Sal 135; Mt 19,3-12
Il suo amore è per sempre.
PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, la nostra preghiera per la santità degli sposi cristiani e per
l’influenza durevole del loro amore sui loro figli è tanto più urgente quanto
più ci rendiamo conto delle pressioni di cui possono essere vittime per via
della mancanza di un sostegno concreto o di un aiuto, o per via di problemi di
alloggio. Insegnaci a riconoscere che tali difficoltà sono sempre opportunità
per aiutare il prossimo e per dimenticarci di noi stessi.
ANTIFONA D’INGRESSO
Sii fedele, Signore, alla tua alleanza, non dimenticare mai la vita dei tuoi
poveri. Sorgi, Signore, difendi la tua causa, non dimenticare le suppliche di
coloro che t’invocano. (Sal 74,20.19.22.23)
COLLETTA
Dio onnipotente ed eterno, che ci dai il privilegio di chiamarti Padre, fa’
crescere in noi lo spirito di figli adottivi, perché possiamo entrare
nell’eredità che ci hai promesso. Per il nostro Signore Gesù Cristo…
PRIMA LETTURA
Presi Abramo, vostro padre, da oltre il
Fiume; vi feci uscire dall’Egitto; vi feci entrare nella terra.
Dal libro di Giosuè 24,1-13
In quei giorni, Giosuè radunò tutte le tribù d’Israele a Sichem e convocò gli
anziani d’Israele, i capi, i giudici e gli scribi, ed essi si presentarono
davanti a Dio. Giosuè disse a tutto il popolo: «Così dice il Signore, Dio
d’Israele: “Nei tempi antichi i vostri padri, tra cui Terach, padre di
Abramo e padre di Nacor, abitavano oltre il Fiume. Essi servivano altri dèi. Io
presi Abramo, vostro padre, da oltre il Fiume e gli feci percorrere tutta la
terra di Canaan. Moltiplicai la sua discendenza e gli diedi Isacco. A Isacco
diedi Giacobbe ed Esaù; assegnai a Esaù il possesso della zona montuosa di
Seir, mentre Giacobbe e i suoi figli scesero in Egitto. In seguito mandai Mosè
e Aronne e colpii l’Egitto con le mie azioni in mezzo a esso, e poi vi feci
uscire. Feci uscire dall’Egitto i vostri padri e voi arrivaste al mare. Gli
Egiziani inseguirono i vostri padri con carri e cavalieri fino al Mar Rosso, ma
essi gridarono al Signore, che pose fitte tenebre fra voi e gli Egiziani;
sospinsi sopra di loro il mare, che li sommerse: i vostri occhi hanno visto
quanto feci in Egitto. Poi dimoraste lungo tempo nel deserto. Vi feci entrare
nella terra degli Amorrei, che abitavano ad occidente del Giordano. Vi
attaccarono, ma io li consegnai in mano vostra; voi prendeste possesso della
loro terra e io li distrussi dinanzi a voi. In seguito Balak, figlio di Sippor,
re di Moab, si levò e attaccò Israele. Mandò a chiamare Balaam, figlio di Beor,
perché vi maledicesse. Ma io non volli ascoltare Balaam ed egli dovette
benedirvi. Così vi liberai dalle sue mani. Attraversaste il Giordano e
arrivaste a Gerico. Vi attaccarono i signori di Gerico, gli Amorrei, i
Perizziti, i Cananei, gli Ittiti, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei, ma io li
consegnai in mano vostra. Mandai i calabroni davanti a voi, per sgominare i due
re amorrei non con la tua spada né con il tuo arco. Vi diedi una terra che non
avevate lavorato, abitate in città che non avete costruito e mangiate i frutti
di vigne e oliveti che non avete piantato”».
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 135)
R. Il suo amore è per sempre.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
rendete grazie al Dio degli dèi,
rendete grazie al Signore dei signori. R.
Guidò il suo popolo nel deserto,
colpì grandi sovrani,
uccise sovrani potenti. R.
Diede in eredità la loro terra,
in eredità a Israele suo servo.
Ci ha liberati dai nostri avversari. R.
CANTO AL VANGELO (cf. 1Ts 2,13)
R. Alleluia, alleluia.
Accogliete la parola di Dio,
non come parola di uomini,
ma, qual è veramente, come parola di Dio.
R. Alleluia.
VANGELO
Per la durezza del vostro cuore Mosè vi
ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così.
+ Dal Vangelo secondo Matteo 19,3-12
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e
gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi
motivo?». Egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li fece
maschio e femmina e disse: “Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre
e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne”? Così non
sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha
congiunto». Gli domandarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di
ripudio e di ripudiarla?». Rispose loro: «Per la durezza del vostro cuore Mosè
vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così. Ma io
vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione
illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio». Gli dissero i suoi
discepoli: «Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla donna, non
conviene sposarsi». Egli rispose loro: «Non tutti capiscono questa parola, ma
solo coloro ai quali è stato concesso. Infatti vi sono eunuchi che sono nati
così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli
uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei cieli.
Chi può capire, capisca».
Parola del Signore.
OMELIA
Se il discorso sul perdono di cui abbiamo parlato nel commento di ieri, spinge
ad irrobustire la nostra fede e a viverla coerentemente, non meno esigente si
mostra la richiesta di fedeltà di cui è portatore il vangelo odierno.
L’episodio si inserisce all’interno di un’ennesima diatriba tra Gesù e i
farisei. Questi, da rigidi custodi della legge sanno che c’è una norma, fatta
risalire a Mosé, per cui è lecito ripudiare la propria moglie, ma Gesù vi si
oppone decisamente facendo prevalere i diritti-doveri della persona sulla legge
stessa. È la legge a servizio della persona e non questa sottomessa a quella.
Nel libro di Giosuè troviamo una grande liturgia commemorativa, probabilmente
una celebrazione di rinnovamento dell’Alleanza, in cui Israele fa memoria,
attraverso l’ascolto, delle grandi gesta compiute da Dio in favore del suo
popolo. Ascolto e Parola sono due dimensioni che troviamo in entrambe le
letture. Se l’ascolto avviene come memoriale allora la Parola si attualizza:
ciò che viene letto non è la storia di altre persone, ma è la mia storia, ne
sono coinvolto personalmente. Così il vangelo ci indica che verso la Parola
occorre una “fedeltà creativa”: sappiamo quanto siano deleteri i
fondamentalismi di ogni genere, specialmente dove hanno a che fare con il letteralismo.
Preservare la lettera è certamente cosa buona, ma esserne ostinatamente vittime
è distruttivo per sé e per gli altri. Non c’è bisogno di scandalizzarci per la
rigidità dei farisei, pensiamo invece ai vari fondamentalismi, in campo
religioso e non, che scorgiamo oggi in questo nostro mondo ed anche, perché no,
dentro di noi! (Padri Silvestrini)
PREGHIERA SULLE OFFERTE
Accogli con bontà, Signore, questi doni che tu stesso hai posto nelle mani
della tua Chiesa, e con la tua potenza trasformali per noi in sacramento di
salvezza. Per Cristo nostro Signore.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Gerusalemme, loda il Signore, egli ti sazia con fiore di frumento. (Sal
147,12.14)
PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
La partecipazione a questi sacramenti salvi il tuo popolo, Signore, e lo
confermi nella luce della tua verità. Per Cristo nostro Signore.
PREGHIERA DELLA SERA
Signore, giunto alla fine della giornata di una settimana ordinaria di lavoro,
mi ricordo che tu hai esortato a pregare per ottenere operai per la messe. La
messe delle anime è una grande sfida: c’è urgente bisogno di uomini e di donne
apostoliche che, nell’ambiente di lavoro e in famiglia, siano pronti a fare la
semina, a lavorare il terreno e a proseguire il lavoro di educazione cristiana,
utilizzando sempre con diligenza gli strumenti e le direttive forniti dalla
tradizione e dall’insegnamento della Chiesa.